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Come da titolo (non trovavo una sezione adatta) da un po' di tempo mi sta balenando l'idea del needle play (che ho anche sperimentato).
Qualcun altro interessato alla cosa o sono io ad essere "matto"?. -
«delere».
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Da poco mi sto interessando sempre di più a questa pratica, ma in mero senso artistico e assolutamente non masochistico. Non so se lo proverei, ho una certa repulsione verso gli aghi, ma allo stesso tempo mi attraggono. È una specie di circolo vizioso e spesso ci penso.
Anche le suspension mi affascinano un sacco ad esempio, non so se proverei, ma se avessi occasione penso mi lancerei. Potrei morirci eh, ma sono sicura di no. Ogni tanto mi torna in mente questa cosa che nessuno immaginerebbe mai possa anche solo attrarmi artisticamente. Come il bondage, ad esempio. A volte non si conosce quanto il corpo ci nasconda sensazioni che invece possono uscire fuori in determinati momenti. E no, non parlo solo del terrore innato che ti scombussola le catecolamine, ma di tutto il fascio di sensazioni che il dolore può portarti.
C'è chi prova piacere, chi estasi, chi non riesce a staccare la mente dalla sensazione dolorosa, quindi dal corpo. C'è da imparare a governarlo e la maggior parte della gente non vuole nemmeno provare, come è spontaneo nella maggior parte dei casi. Però se c'è l'occasione per fare determinate prove, sono del parere che si dovrebbe provare, per mettersi alla prova, anche sul lato fisico. Ovviamente il play piercing non è una pratica così estrema come lo sono le suspensions (guardo con piacere ogni SusCon), ma ha quel lato che, a tratti, mi affascina. Anche proprio sul lato antropologico/antropofisico/psicologico. -
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Ciao, io più che dal lato estetico lo vedo più sul piano masochistico-psicologico: la preparazione, la tensione e soprattutto le endorfine che arrivano con la sbucazzata (che sono diverse dal farsi forare da un altro). .
Needle playAnyone? |
