TECNICHE DI RIMOZIONE DEL TATUAGGIO

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    Fino a pochi anni fa si utilizzava la dermoabrasione, tecnica dolorosa ed antiestetica che prevede l'asportazione di uno strato di pelle dallo spessore variabile da 1mm a 2mm, dipende da quanto il colore è penetrato in profondità. Tale tecnica, dolorosissima, andava a sostituire all'estensione del tatuaggio una cicatrice.
    Attualmente si ricorre alla laserterapia, metodica che si propone di frammentare le molecole di pigmento tramite l'utilizzo di un laser a diverse lunghezza d'onda in modo tale da colpire tutte le diverse sfumature cromatiche.
    Le molecole di pigmento colpite daranno origine a frammenti acromatici che saranno poi eliminati dall'organismo tramite l'intervento delle cellule del sistema immunitario.
    Come tecnica risulta essere molto efficace, spesso lascia solo un leggero alone oppure si ottiene una pelle che presenta una colorazione leggermente diversa da quella naturale.
    Come svantaggio bisogna sopportare l'inconveniente di effettuare più trattamenti dipendenti dall'estensione del tatuaggio e dalle varianti cromatiche. Non si presenta come prettamente dolorosa anche se non è del tutto asintomatica.
    Grandissimo inconveniente è rappresentato dall'elevato costo della tecnica che comunque non è totalmente efficace.
    Altra tecnica a disposizione ma non del tutto efficace ed ancora da ottimizzare( d'altronde anche la laserterapia) è la crioterapia che si prefigge di congelare le molecole di colorante per poi infrangerle, un po' come avviene per il trattamento delle verruche.
    In ultimo il peeling chimico profondo con TCA (acido tricloroacetico) a concentrazioni > 35%, a seconda della posizione e del tipo di pelle.

    Edited by Ò_Ó LaSciura Ò_Ó - 4/12/2011, 17:04
     
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