Sperimentazione animale per i farmaci

cosa ne pensate?

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  1. Clo75
     
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    Apro questo topic sulla sperimentazione animale in ricerca di base e farmacologia per capire cosa ne pensate, se pensate che sia un male necessario o se secondo voi potrebbe essere possibile eliminarla e come...
    Dal mio punto di vista, a oggi, non è ancora possibile farne a meno per lo sviluppo di nuovi farmaci, anche se devo dire che bisognerebbe sicuramente investire di più sui metodi alternativi...
    A voi la parola...
     
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    Non capisco niente di ste cose, sono ignorante in materia e quindi non so se,realmente, servono questi esperimenti.
    Ma comunque,se anche fosse, rimane il fatto che la cosa mi infastidisce molto e mi spiace.
    Perchè comunque, gira e rigira, serve o non serve, che ci vanno di mezzo sono sempre gli animali!
     
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  3. Anorem
     
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    SPOILER (click to view)
    L'hai fatto finalmente! Mareva mi informa :)

    Le mie conoscenze in ambito pratico, riguardo alla sperimentazione animale, sono molto ristrette e posso dare la mia opinione solo basandomi su quello che il mio intelletto decide di analizzare.
    Premesso questo direi che: l'investimento in metodi alternativi, è sicuramente una delle prime ipotesi da vagliare qualora si decidesse di fermare questo tipo di "barbara" ricerca. In quel caso, molteplici sarebbero le condizioni da valutare; la prima che mi balza in mente riguarda il costo di sperimentazioni alternative, o meglio: se attualmente sperimentare su animali costa allo stato 10, mentre la più economica delle sperimentazioni alternative costa 150, il problema - dato puramente da un fattore economico e non umanitario- non è di facile risoluzione. E' anche vero però, che se l'uomo primitivo non imparava a cucinarsi la carne, le nostre aspettative di vita attuali si sarebbero fermate a 35 anni. Con questo voglio dire la ricerca va comunque fomentata e spronata a raggiungere obiettivi sempre migliori e possibilmente in direzione "eco-friendly". In merito a questo discorso, mi è appena tornato in mente il pensiero di un governatore americano che notando gli enormi tagli dati alla ricerca in Italia disse:"Com'è possibile che in un paese in crisi vengano tagliati fondi alla ricerca? Da noi, quando si prospetta una crisi, si stringe il culo e si ampliano i fondi. Senza di essa la nazione non può avere lo stimolo necessario a superare la crisi." (diceva una cosa simile, dai...)
    Un discorso molto bello. Non so se applicabile nella realtà, ma sicuramente d'impatto e che fa riflettere; visto che in Italia i ricercatori se vogliono lavorare sono quasi costretti a scappare come deportati.
    In sunto direi che, a parer mio: la direzione che la ricerca dovrebbe prendere negli anni a venire, deve tener conto di nuovi possibili meccanismi per favorire le proprie scoperte, cercando di rispettare il pianeta e i suoi abitanti e credo che, anche se molto lentamente, sia il percorso che già si sta percorrendo.
    Dal lato puramente mio personale invece, mi sento più di dire:"Meglio loro che io"
    Non riesco a ritenere importanti quanto me gli animali "sacrificati" alla scienza - questo discorso lo estendo anche per quanto riguarda la razza umana nella sua, quasi, totalità -. Questo non lo penso perché mi ritengo superiore a qualcosa, o qualcuno, bensì mi baso solo sull'istinto di auto conservazione del mio benessere che, per un discorso prettamente egoistico, va a discapito degli altri.
    Ribadisco che non ho piacere nel vedere animali uccisi, né agonizzanti, ma se per ora questa è l'unica strada percorribile, in attesa di futuri migliori, vi è la necessità di continuare.
     
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  4. LadyBarbara
     
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    Da una parte d'accordo e da una parte no.

    Da una parte sì ma perchè non abbiamo, come hai detto tu, i mezzi per permettere che gli animali siano sostituiti da altro. So che questo discorso potrebbe suonare egoistico ma la vedo così, in fondo si sono salvate molte vite umane grazie a dei vaccini (a me viene in mente l'antitetanica e da quello che so vennero le sperimentazioni vennero fatte sui cavalli, tenendo anche a precisare che ove il vaccino non è presente - tipo nei paesi del terzo mondo - la mortalità dovuta al tetano si avvicina al 50%)

    Dall'altra sono contro perchè OVVIAMENTE mi dispiace per gli animali, soprattutto se poi vengono usati tanti animali, più del dovuto, o soprattutto perchè a volte risulta inutile. Gli animali non sempre hanno una reazioni ai farmaci uguale alla nostra e si rischia di fare più male che bene (vd. bambini focomelici. Il farmaco era stato sperimentato su criceti che non avevano avuto effetti collaterali)

    Poi so sicuramente che molte persone non saranno d'accordo con me, soprattutto sapendo che ci sono molti vegani qui. Io non attacco voi e vi prego, voi non attaccate me :P

    [edit]: vedo che Anorem, qui su, ha praticamente scritto quello che volevo scrivere io.
     
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  5. Witch*
     
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    Io sono d'accordo, dato che lo vedo come il male minore. Sì è crudele, ma è pure necessario. Senza ricerche e senza sperimentazioni di quel genere saremmo veramente molto indietro, di conseguenza (per come la vedo io) una cavia è sacrificabile.
     
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  6. mareva.
     
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    Prendere una posizione netta sulla questione è particolarmente difficile, almeno per me.
    Mi muovo, ovviamente tra due orizzonti: quello etico (della mia personale etica) e quello scientifico (che non è personale e quindi soggettivo ma credo, indiscutibilmente, oggettivo).
    E' innegabile che la ricerca medica abbia ottenuto enormi vantaggi dalla sperimentazione sugli animali, dai farmaci in commercio fino alle conoscenze attuali su tumori e altre malattie. Ed è anche innegabile che, volente o nolente, la sperimentazione riguardo la tollerabilità dei medicinali sia da eseguirsi su viventi per avere maggiori margini di sicurezza (altrimenti sarebbe fatta in vitro, come per l'efficacia a quel che so).
    Sacrifici utili, quindi, mi vien da dire.
    Però poi, mi chiedo, non potrebbe esserci un'alternativa? Una società avanzata dovrebbe (e ripeto dovrebbe) preoccuparsi di garantire pari diritti e dignità ad ogni essere vivente e ridurre al minimo qualsiasi atto che possa nuocere anche solo ad uno di essi.
    Ricordo di aver letto da qualche parte una regola, chiamata "delle tre R" per ridurre l'impatto della sperimentazione animale. La regola vorrebbe: sostituire la pratica della vivisezione con altri metodi, ridurre il numero delle sperimentazioni e raffinare i metodi per evitare la sofferenza. Esiste poi la possibilità di usufruire delle moderne tecnologie e degli enormi passi avanti che sono stati fatti nella creazione di programmi al computer ad esempio.
    Resta il fatto che la strada, però, risulta ancora lunga. Esiste una commissione sugli studi alternativi ma, concretamente, l'impegno a finanziarli e a trovarne non è così profondo da parte di nessun governo o struttura.

    Personalmente appoggio la sperimentazione sugli animali (nonostante sembri un controsenso essendo io vegetariana) ma egoisticamente se per salvare la mia vita o quella di qualcuno che amo è ancora necessario che muoiano animali poco mi interessa.
    Rimango convinta, però, che debbano essere posti dei limiti alla sperimentazione laddove non ci siano fini scientifici chiari o importanti e utili (penso ad esempio alla cosmesi) mentre sono totalmente contraria a chi afferma che la sperimentazione sugli animali sia scientificamente inefficace.
    I discorsi sulla sofferenza degli animali, sullo stress a cui sono sottoposti etc. sono assolutamente validi ma ripeto, personalmente, finché non saranno trovate alternative continuerò a sostenerne la necessità di sperimentare su cavie per quanto riguarda il progresso medico/farmaceutico. La vita di chi amo non riesco a metterla sullo stesso piano di quella degli animali.
     
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  7. LadyBarbara
     
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    CITAZIONE (mareva. @ 19/11/2010, 18:52) 
    [...] egoisticamente se per salvare la mia vita o quella di qualcuno che amo è ancora necessario che muoiano animali poco mi interessa.. [...] La vita di chi amo non riesco a metterla sullo stesso piano di quella degli animali.

    Bellissime parole. E verissime.
     
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  8. elliotina
     
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    nonostante mi sia iscritta ad una facoltà che prevede la sperimentazione sugli animali,sono abbastanza contro!anni e anni di ricerca a volte non hanno prodotto un bel nulla,anzi come diceva labybarbara hanno prodotto vari danni
    secondo me è un argomento molto spigoloso,su cui ognuno può dar un proprio giudizio
    io sono pro l utilizzo di nuovi metodi
     
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  9. BlackSoulAndHeart
     
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    CITAZIONE (LadyBarbara @ 19/11/2010, 18:59) 
    CITAZIONE (mareva. @ 19/11/2010, 18:52) 
    [...] egoisticamente se per salvare la mia vita o quella di qualcuno che amo è ancora necessario che muoiano animali poco mi interessa.. [...] La vita di chi amo non riesco a metterla sullo stesso piano di quella degli animali.

    Bellissime parole. E verissime.

    Ti appoggio totalmente.
    Purtoppo anche amando gli animali esiste necessariamente quel naturale rapporto gerarchico tra le specie viventi. Il gatto prende il topo, il leopardo la gazzella, il ragno gli insetti. L'uomo in questa scala gerarchica è per natura in uno dei gradini più alti, il più alto se teniamo conto della grandezza dell'artificiale, di stumenti che solo noi, in quanto uomini, possediamo.
    Purtroppo il vero progresso non è mai avvenuto lasciando tutti illesi, purtroppo bisogna sperimentare e allargare la ricerca ad ogni campo, del resto siamo uomini, e tuteliamo la nostra specie a discapito delle altre. Ma anche in una condizione naturale andrebbe così.
     
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  10. mareva.
     
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    CITAZIONE (BlackSoulAndHeart @ 19/11/2010, 23:18) 
    CITAZIONE (LadyBarbara @ 19/11/2010, 18:59) 
    Bellissime parole. E verissime.

    Ti appoggio totalmente.
    Purtoppo anche amando gli animali esiste necessariamente quel naturale rapporto gerarchico tra le specie viventi. Il gatto prende il topo, il leopardo la gazzella, il ragno gli insetti. L'uomo in questa scala gerarchica è per natura in uno dei gradini più alti, il più alto se teniamo conto della grandezza dell'artificiale, di stumenti che solo noi, in quanto uomini, possediamo.
    Purtroppo il vero progresso non è mai avvenuto lasciando tutti illesi, purtroppo bisogna sperimentare e allargare la ricerca ad ogni campo, del resto siamo uomini, e tuteliamo la nostra specie a discapito delle altre. Ma anche in una condizione naturale andrebbe così.

    Ma guarda, io il discorso gerarchia lo appoggio fino ad un certo punto perché se proprio siamo così superiori, come diceva Gandhi, dovremmo prenderci cura di chi è più debole di noi, e non sopraffarlo. Però qui si sfocia in un altro tipo di discussione. Rimango, ovviamente, convinta di ciò che ho detto: la mossa principale e necessaria è quella di trovare delle alternative nel frattempo, però, se la ricerca mi salva io l'appoggio.
     
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  11. LadyBarbara
     
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    Beh anche il leone è più forte e potente della gazzella però mi pare che se la mangi, e anche di buon gusto :P
     
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  12. Clo75
     
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    CITAZIONE (Anorem @ 19/11/2010, 16:52) 
    SPOILER (click to view)
    L'hai fatto finalmente! Mareva mi informa :)

    SPOILER (click to view)
    Ogni promessa è debito... :D


    In generale diciamo che sono molto d'accordo con quello che è stato scritto finora...
    In particolare, Anorem, in realtà costerebbe molto meno allo stato e alle aziende avere dei merodi alternativi rispetto alla sperimentazione iniziale, i problemi però sono moltepilici: l'investimento iniziale dovrebbe essere molto ingente e si sa che in Italia investimenti di questo tipo sono utopici, bisognerebbe cambiare la politica mindiale di immissione sul mercato di nuovi farmaci (vedi linee guida di FDA e EMA), ad oggi non abbiamo abbastanza conoscenze per poter compilare software in grado di predire l'efficacia e la tollerabilità di nuove molecole.
    Mareva, l'efficacia di nuove molecole è inizialmente testata in vitro, ma non è assolutamente abbastanza, spesso da vitro e vivo le cose sono molto diverse se non opposte... La regola delle 3 R (Replace, Reduce, Refine) è sempre attuata, infatti quando si vogliono attuare nuovi protocolli sperimentali bisogna dimostrare che non esistano metodi alternativi, che lo stress e la sofferenza dell'animale siano ridotti al minimo e che si usi il minor numero possibile di animali, il protocollo poi deve passare da diversi comitati etici e al ministero della salute, prima di poter procedere agli esperimenti.
     
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  13. sullen
     
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    detta in breve,
    se ci sono alternative, non giustifico il sacrificare gli animali.
    ma se non ci sono alternative, sono per la ricerca.
    il progresso scientifico è andato avanti anche grazie a queste ricerche.

    ma sarà ipocrisia, però comunque non giustifico l' aggiungere brutalità come spesso accade in questo contesto, ad una cosa comunque già brutale di per sè.

    e trovo giusta l' osservazione sull' ambito economico fatta da Anorem.
     
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  14. Clo75
     
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    CITAZIONE (sullen @ 20/11/2010, 19:48) 
    ma sarà ipocrisia, però comunque non giustifico l' aggiungere brutalità come spesso accade in questo contesto, ad una cosa comunque già brutale di per sè.

    Che intendi??
     
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  15. sullen
     
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    CITAZIONE (Clo75 @ 21/11/2010, 10:19) 
    CITAZIONE (sullen @ 20/11/2010, 19:48) 
    ma sarà ipocrisia, però comunque non giustifico l' aggiungere brutalità come spesso accade in questo contesto, ad una cosa comunque già brutale di per sè.

    Che intendi??

    mi riferisco a come vengono tenuti gli animali nei laboratori.
    del fatto che oltre a quello che devono subire, vengono trattati a calci, e non letteralmente parlando.
    e dicevo che è ipocrito pensare di adottare comportamenti migliori, se tanto poi gli vai ad aprire il cervello o li droghi con farmaci,
    però ecco,
    con la coscienza che comunque son esseri viventi che subisco l' inferno per salvare il c*lo a noi.
     
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71 replies since 19/11/2010, 15:44   745 views
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